Il Nord dell’Islanda: paesaggi e meraviglie nascoste

Un viaggio tra canyon, fiordi, paesaggi leggendari e la quiete incontaminata dell’Islanda del nord.

Giorno 6 – Reykjavik, Akureyri e la Cascata degli Dei (Goðafoss)

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Dopo aver visitato le meraviglie del sud e di Reykjavik con il suo classico Circolo d’Oro, è ora di partire alla scoperta del Nord, una terra che custodisce segreti altrettanto affascinanti, ma spesso meno esplorati. Qui, tra canyon spettacolari, cascate impetuose e fiordi silenziosi, l’Islanda si rivela in tutta la sua forza primordiale e bellezza selvaggia. Un viaggio nel Nord significa immergersi in una natura incontaminata, dove la storia e la leggenda si intrecciano con paesaggi mozzafiato. Preparati a scoprire un mondo dove ogni angolo ha una storia da raccontare e ogni passo ti porta in un luogo di meraviglia e stupore.

Di buon mattino, dopo esserci ricaricati con un’abbondante colazione, ci avviamo con destinazione finale Goðafoss. La strada che ci separa dalla Cascata degli Dei è abbastanza lunga e quindi decidiamo di fare una sosta inizialmente non prevista…tanto l’Islanda non delude mai!

Kolugljúfur Canyon: La gola nascosta

La prima tappa del viaggio è stata il Kolugljúfur Canyon, una profonda gola scolpita da secoli di erosione fluviale, il cui nome deriva dalla leggenda della gigantessa Kola. Mentre mi avvicinavo, il fragore delle cascate in lontananza mi avvolgeva, e appena sporgendomi oltre il bordo della scarpata, sono rimasto a bocca aperta: le cascate del canyon sembrano gettarsi direttamente in una voragine senza fine, con il verde brillante dei prati che contrasta con il nero della roccia vulcanica. Un luogo fuori dal tempo, in cui mi sono perso nel silenzio e nella magnificenza di questa natura selvaggia.

Goðafoss: la Cascata degli Dei

Proseguendo il viaggio verso Nord abbiamo prima attraversato Akureyri, seconda città dell’isola e meta per il nostro soggiorno di due notti, abbiamo raggiunto la magnifica Goðafoss, la “Cascata degli Dei”. Secondo la leggenda, fu qui che il capo del popolo islandese, Þorgeir Ljósvetningagoði, gettò le statue degli dei pagani dopo aver scelto il cristianesimo come religione ufficiale nel 1000 d.C. Le acque torreggianti del fiume Skjálfandafljót si infrangono con una potenza inarrestabile su una mezzaluna di rocce, creando una cortina di nebbia e riflessi arcobaleno. È impossibile non essere sopraffatti dall’energia di questo luogo, sacro e potente, un ponte tra passato mitologico e presente naturale.

Dopo aver ammirato la maestosità di Goðafoss, con le sue acque impetuose che si gettano in una cascata imponente, abbiamo deciso di tornare indietro per concludere la giornata nella tranquilla cittadina di Akureyri, il cuore pulsante del nord islandese.

Adagiata lungo le sponde del fiordo Eyjafjörður, Akureyri è una città che incanta subito con la sua atmosfera accogliente e il paesaggio mozzafiato che la circonda. Nonostante le sue dimensioni contenute – conta meno di 20.000 abitanti – Akureyri è sorprendentemente vivace. Il suo centro è un affascinante miscuglio di caffè, negozi di artigianato locale e gallerie d’arte, dove si può scoprire il meglio della creatività islandese, sempre ispirata dalla natura.

Il simbolo della città è senza dubbio la chiesa di Akureyri, una struttura moderna che domina la vista dall’alto di una collina, offrendo una splendida panoramica sul fiordo. Costruita nel 1940 e progettata dall’architetto Guðjón Samúelsson, la chiesa si distingue per le sue torri gemelle e le grandi vetrate, una delle quali proviene direttamente dalla Cattedrale di Coventry, in Inghilterra.

Dopo una giornata intensa e piena di emozioni, Akureyri ci ha offerto il rifugio perfetto per la notte: una piccola città dalle grandi sorprese, che, pur essendo un importante centro urbano, mantiene intatta la sua anima autentica e il suo legame profondo con la natura che la circonda. Un segreto…la luce rossa del semaforo ad Akureyri è a forma di cuore!

Info utile: La galleria Vaðlaheiðargöng, che collega Akureyri a Húsavík, è un tunnel stradale che rappresenta un’importante infrastruttura per chi viaggia nel nord dell’Islanda. Aperto nel 2018, il tunnel si estende per circa 7,5 chilometri sotto la montagna Vaðlaheiði, ed è diventato una delle opzioni preferite per ridurre i tempi di viaggio tra queste due città.

Uno degli aspetti da tenere a mente è che il passaggio attraverso la galleria è a pagamento. Il costo del pedaggio può essere pagato facilmente online tramite un portale dedicato oppure automaticamente se il veicolo è dotato di un dispositivo di pagamento elettronico. Chi preferisce evitare il pedaggio ha ancora la possibilità di utilizzare la vecchia strada 1, che però richiede più tempo ed è soggetta a chiusure stagionali in caso di maltempo.

Giorno 7: Avvistamento delle balene, Circolo di Diamante e terme Mývatn

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Avvistamento delle balene e l’isola dei Puffin a Húsavík

L’escursione in barca per l’avvistamento delle balene può esser fatta anche partendo da Reykjavik. però Húsavík, conosciuta come la “capitale delle balene” d’Islanda, offre maggiori possibilità di avvistamento. Naturalmente non potevamo che non scegliere il punto più adatto. Con grandi aspettative ci siamo imbarcati al porto, dove avremmo presto preso parte a una delle avventure più affascinanti del nostro viaggio.

Mentre valutavamo le diverse opzioni di escursione, abbiamo deciso di scegliere l’escursione in motoscafo da 16 posti, piuttosto che la più tradizionale imbarcazione tipo peschereccio. Il motoscafo non solo ci avrebbe permesso di coprire una maggiore distanza in meno tempo, ma ci offriva anche maggiori probabilità di avvistare le balene. L’adrenalina ha iniziato a scorrere quando siamo saliti a bordo e abbiamo indossato le tute impermeabili, pronti per affrontare il freddo del mare del nord.

Non appena ci siamo allontanati dal porto, l’aria gelida dell’oceano ci ha avvolti, e in pochi minuti abbiamo raggiunto l’isola dei Puffin, un piccolo paradiso abitato da migliaia di pulcinella di mare. Il cielo sopra di noi era pieno di questi simpatici uccelli dalle ali veloci e dal becco colorato, che si tuffavano nell’acqua per pescare. Era uno spettacolo incredibile, e ci siamo fermati per qualche istante, affascinati dalla vivacità e dal numero impressionante di esemplari che si affollavano sulle scogliere.

Ma l’emozione era appena iniziata. Quando ci siamo spostati verso il mare aperto, la guida ci ha indicato qualcosa all’orizzonte: il primo sbuffo di una balena. Da lontano, il getto d’acqua sembrava un piccolo geyser che si alzava silenzioso sopra la superficie dell’acqua. Con il motoscafo, ci siamo avvicinati rapidamente, ed era impossibile non sentire l’eccitazione crescere a bordo. Ogni nuovo sbuffo era un segnale: c’erano balene nelle vicinanze.

Poi è successo. A pochi metri da noi, un gigantesco cetaceo è emerso dall’acqua. La sua pelle scura e lucida brillava sotto i raggi del sole mentre scivolava maestosa vicino alla nostra imbarcazione. Siamo rimasti senza fiato. La balena era così vicina che potevamo sentire il suono del suo respiro quando ha soffiato fuori l’aria. È passata a circa cinque metri di distanza, una presenza imponente che sembrava quasi irreale. Era un momento che non dimenticherò mai: vedere una creatura così grande e maestosa da così vicino ti lascia un senso di rispetto e meraviglia difficile da descrivere.

Per tutto il viaggio, abbiamo continuato a seguire gli sbuffi che apparivano qua e là sull’orizzonte, ogni volta avvicinandoci con il motoscafo, che ci permetteva di essere più reattivi e agili rispetto alle imbarcazioni più grandi. Alla fine, quando ci siamo diretti verso la costa, il cuore era ancora pieno di adrenalina, consapevoli di aver vissuto qualcosa di davvero speciale.

Húsavík ci ha regalato un’esperienza unica, dove il mare selvaggio dell’Islanda si è trasformato in un palcoscenico per uno degli spettacoli naturali più straordinari del mondo. Vedere una balena così da vicino, nel suo habitat naturale, è stato emozionante e toccante, un ricordo che rimarrà indelebile nelle nostre menti.

Ásbyrgi: Il canyon a forma di ferro di cavallo

Tra le meraviglie più impressionanti del nord dell’Islanda c’è Ásbyrgi, un canyon dalla caratteristica forma a ferro di cavallo, che secondo la leggenda fu creato dall’impronta del cavallo a otto zampe di Odino, Sleipnir. Mentre ci avvicinavamo, abbiamo capito subito perché Ásbyrgi è un luogo così speciale: circondato da alte pareti di roccia, il canyon ospita una fitta foresta di betulle e una calma surreale che ti avvolge completamente.

Camminando lungo i sentieri, ci siamo persi tra gli alberi, mentre sopra di noi le maestose pareti del canyon sembravano abbracciare il paesaggio, creando una sorta di cattedrale naturale. Questo angolo remoto rappresenta una tappa che permette di apprezzare la varietà paesaggistica del nord dell’Islanda: un luogo dove la potenza delle forze naturali incontra una bellezza straordinariamente delicata.

Il Circolo di Diamante: Un tour tra terre vulcaniche e acque termali

Il Circolo di Diamante è una delle rotte turistiche più affascinanti dell’Islanda settentrionale. Include una serie di attrazioni che spaziano tra vulcani attivi, pozze geotermiche e imponenti cascate.

  • Dettifoss: La cascata più potente d’Europa, Dettifoss, è uno spettacolo impressionante. Il rombo dell’acqua che si infrange sulle rocce riecheggia per chilometri, e la vista della sua forza travolgente ti fa sentire minuscolo di fronte alla natura.
  • Hverir: Poco lontano, l’area geotermica di Hverir sembra un paesaggio marziano: fumarole, pozze di fango ribollente e il caratteristico odore di zolfo creano un’atmosfera surreale. Camminare tra questi crateri bollenti mi ha fatto sentire come se stessi esplorando l’interno della Terra stessa.
  • Lago Mývatn: La tappa iniziale del Circolo di Diamante è questo lago costellato di formazioni laviche e crateri vulcanici. Qui ho camminato tra i campi di lava a Dimmuborgir, un paesaggio quasi extraterrestre fatto di colonne laviche dalle forme surreali. A poca distanza, le piscine naturali di Mývatn Nature Baths offrono una pausa rigenerante con acque geotermiche calde che rilassano corpo e mente. Il biglietto di ingresso lo potete acquistare ad un prezzo notevolmente inferiore rispetto alla più blasonata Blue Lagoon e non hanno nulla da invidiare alle terme della capitale. Nulla di più rilassante per terminare l’intensa giornata sulle tracce del Circolo di Diamante!

Giorno 8: Stuðlagil, il fiordo di Seyðisfjörður e le cascate Stuðlafoss e Rjúkandafoss

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Stuðlagil: Un capolavoro di basalto

La prima tappa della nostra avventura è stata Stuðlagil, uno dei canyon più spettacolari d’Islanda, noto per le sue incredibili formazioni di colonne di basalto. Dopo un breve tragitto in auto attraverso la valle di Jökuldalur, si arriva al parcheggio posto sul lato est del canyon. Rispetto al parcheggio della sponda opposta bisogna camminare un po’ (una ventina di minuti) ma da questo lato è possibile scendere in fondo alla faglia, fino al fiume volendo. Già camminando sul sentiero che porta alla parete di basalto è possibile ammirare l’acqua turchese del fiume che scorre sotto ma arrivati alla meta si resta ammaliati dalla formazione rocciosa!

Le colonne di basalto che fiancheggiano il canyon sono disposte in file perfette, quasi come se fossero state scolpite da mani umane, ma sono frutto del lento e paziente lavoro della natura. Il fiume Jökla, che un tempo scorreva impetuoso in questo canyon, è stato in parte deviato per la costruzione di una centrale idroelettrica, riducendo il livello dell’acqua e rivelando queste formazioni rocciose mozzafiato. L’acqua, di un incredibile colore turchese, scorre tranquilla tra le pareti basaltiche, creando un contrasto che sembra surreale. Camminare lungo i sentieri che costeggiano il canyon e ammirare le diverse prospettive è stato un momento di pura meraviglia.

Stuðlafoss: La cascata delle colonne di basalto

A poca distanza da Stuðlagil, camminando sul percorso che porta alla parete basaltica, c’è un’altra meraviglia naturale nascosta: Stuðlafoss, una cascata meno conosciuta ma altrettanto incantevole. Questa piccola gemma si distingue per le sue colonne di basalto che, come a Stuðlagil, circondano la cascata creando un paesaggio di una bellezza singolare.

Un gioiello meno conosciuto: Rjúkandafoss

Rjúkandafoss è una delle cascate più spettacolari e meno conosciute dell’Islanda orientale, situata lungo la strada che conduce a Egilsstaðir, vicino alla città di Seyðisfjörður. A differenza di molte altre cascate islandesi, Rjúkandafoss si distingue per la sua bellezza selvaggia e la sua posizione isolata, immersa tra le montagne scoscese.

La cascata scende con forza da una parete rocciosa alta, suddivisa in una serie di salti e rivoli d’acqua che creano un effetto a cascata multipla, formando diversi livelli che si snodano tra le rocce. L’acqua di Rjúkandafoss scorre impetuosa, alimentata dalle sorgenti glaciali che sgorgano dalle cime circostanti, creando un flusso potente che, nei periodi di piena, risulta particolarmente impressionante.

Raggiungere Rjúkandafoss è semplice: una breve passeggiata dal parcheggio conduce a un sentiero che porta direttamente alla base della cascata. Il percorso è immerso nella natura incontaminata, e il suono dell’acqua che si infrange sulle rocce si avverte già da lontano, creando un’atmosfera rilassante e suggestiva.

Arrivati alla cascata, ci si trova davanti a una scena mozzafiato: le rocce ricoperte di muschio verde e la nebbiolina sollevata dal fragore dell’acqua conferiscono al paesaggio un aspetto quasi mistico. Si può camminare fino a pochi passi dall’acqua, sentendo sulla pelle la freschezza della cascata e respirando l’aria pura e umida di montagna.

Seyðisfjörður: la magia del fiordo incantato

Dopo Stuðlagil, ci siamo diretti verso l’affascinante cittadina di Seyðisfjörður, situata all’estremità di un fiordo profondo e circondata da montagne imponenti. La strada per Seyðisfjörður, che passa attraverso il passo di montagna Fjarðarheiði, lascia senza fiato: nella visita ad un fiordo tutto ti aspetteresti tranne che incontrare un lago ghiacciato!

Arrivati al villaggio, ci siamo ritrovati in una realtà pittoresca, quasi fiabesca. Le case colorate che si affacciano sul porto, il ritmo di vita tranquillo e l’arte che si respira ad ogni angolo rendono Seyðisfjörður un luogo unico in Islanda. Passeggiando lungo la famosa strada arcobaleno che conduce alla chiesa blu, abbiamo respirato l’atmosfera pacifica e creativa del luogo. Non ci si può sottrarre al fascino silenzioso del fiordo, che sembra amplificare ogni suono e riflettere il paesaggio circostante come uno specchio perfetto.

Il Nord, un viaggio tra la magia dell’Islanda nascosta

Questo viaggio attraverso Stuðlagil, Seyðisfjörður, Stuðlafoss e Rjúkandafoss ci ha fatto scoprire alcuni degli angoli meno conosciuti, ma incredibilmente suggestivi, dell’Islanda orientale. Ogni luogo visitato è stato un incontro con una natura che non smette mai di sorprendere: dalle imponenti colonne di basalto ai tranquilli fiordi e alle cascate che si nascondono tra le montagne, questa parte dell’Islanda offre una bellezza autentica e selvaggia, lontana dai percorsi turistici più battuti.

Un viaggio che ha lasciato un segno indelebile, ricordandoci ancora una volta quanto l’Islanda sia una terra in cui la natura regna sovrana, capace di regalare emozioni in ogni suo angolo.

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