Alla Scoperta dell’Appennino Centrale: Un Itinerario Tra Natura e Avventura
SCHEDA
Periodo: primavera, estate, autunno
Durata: 4/5 giorni
Mezzo di trasporto: camper
Costo per persona: €150 (noleggio del camper a parte)
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Se siete alla ricerca di un modo per sfuggire alla calura estiva, immergervi nella natura incontaminata e vivere esperienze uniche, allora l’Appennino Centrale è la destinazione perfetta per voi. Situato nel cuore dell’Italia, questo angolo di paradiso è ideale per chi desidera un rifugio fresco e rigenerante, lontano dal caos cittadino. In questo articolo vi porteremo alla scoperta di un itinerario che abbraccia natura, avventura e tradizione, perfetto per tutta la famiglia.
La Magia della Riserva della Camosciara
Il nostro viaggio inizia nella spettacolare Riserva della Camosciara, un gioiello naturale incastonato tra le montagne, situato tra i pittoreschi borghi di Opi e il Lago di Barrea. Alle porte di questa riserva, un maneggio con ben 50 cavalli aspetta gli amanti della natura e degli animali. L’escursione a cavallo è un must per chi vuole esplorare i sentieri immersi nel verde. Il percorso di due ore, che vi consigliamo caldamente, vi condurrà attraverso fitti boschi, fino alle maestose cascate della Camosciara.

Lungo il cammino, i suoni della natura e il ritmo cadenzato degli zoccoli dei cavalli creano un’atmosfera quasi fiabesca. Una breve sosta permette di avventurarsi a piedi fino alla base delle cascate, un vero e proprio angolo di paradiso, dove potrete rinfrescarvi con la fresca brezza dell’acqua che scende a cascata. La vista delle cascate che si infrangono sulle rocce vi lascerà senza fiato, offrendovi uno spettacolo naturale che difficilmente dimenticherete.
Al ritorno, si guada un torrente, aggiungendo un pizzico di avventura al percorso. Questa escursione è perfetta per grandi e piccini a partire dai sei anni, con un costo accessibile di 30 euro a persona. Dopo l’attività, potrete rilassarvi nelle aree picnic attrezzate, circondati da alberi secolari che offrono ombra e frescura, l’ideale per una pausa rigenerante.
Non è necessario prenotare l’escursione perché sono disponibili più di 50 cavalli. Il costo dell’escursione è di €30 a persona.
Dopo una giornata ricca di emozioni, niente di meglio che trascorrere la notte sotto un cielo stellato, avvolti dal silenzio della natura. A soli 10 minuti dalla Camosciara, in direzione del Lago di Barrea, si trova il Campeggio La Quite. Questo campeggio spartano, ma dotato di tutti i servizi essenziali, è il luogo ideale per chi cerca semplicità e autenticità.
Prima di ripartire da non perdere il paesino di Civitella Alfedena subito sopra il campeggio.



Avventura e Relax sul Fiume Tirino
Il giorno seguente ci dirigiamo verso nord, alla scoperta di un’altra meraviglia naturale: il Fiume Tirino. Considerato uno dei fiumi più limpidi d’Europa, le sue acque turchesi e cristalline sono un invito irresistibile a immergersi nella frescura estiva. Qui, potete partecipare a un’escursione in canoa di un’ora, prenotabile comodamente online tramite il sito Majellando.



Pagaiando lentamente lungo il fiume, circondati da una rigogliosa vegetazione, il tempo sembra fermarsi. La tranquillità delle acque e il dolce suono della natura vi faranno dimenticare il caldo di agosto e ogni stress quotidiano. Dopo l’escursione, potete approfittare dell’ampio parcheggio per fare un picnic e gustare frutta di stagione raccolta direttamente dalle piante circostanti! Un’esperienza semplice ma autentica, che riporta alla mente i sapori e i profumi della campagna, merce rara da ritrovare nelle nostre città…


Tramonto Indimenticabile a Rocca Calascio
Dopo esservi ricaricati, il nostro itinerario si conclude con una delle esperienze più suggestive dell’Appennino: una camminata verso Rocca Calascio al tramonto. Conosciuta per essere una delle rocche più alte e affascinanti d’Italia, Rocca Calascio è un luogo che sembra uscito da un’altra epoca. La salita iniziale potrebbe sembrare impegnativa, ma la vista che vi aspetta in cima ripagherà ogni sforzo.



Questo borgo incantato, situato alle pendici del Gran Sasso, è famoso per la sua fortezza medievale, una delle più alte d’Italia, che domina il paesaggio circostante. L’escursione serale vi porterà in circa 3 ore (andata e ritorno) alla scoperta della rocca, arrivando fino alle sue pendici dove potrete ammirare le antiche mura di pietra che si stagliano contro il cielo, offrendo una vista panoramica spettacolare, colorata di rosso dai dagli ultimi raggi di sole che si nasconde dietro le cime imponenti.



Da Rocca Calascio, in soli 30 minuti si raggiunge Campo Imperatore, un altopiano che offre un panorama unico sulla valle sottostante. Qui, al calare della sera, il cielo si trasforma in un vero e proprio spettacolo di luci, illuminato da miriadi di stelle. Campo Imperatore è il luogo perfetto per una serata sotto il cielo stellato, lontano dalle luci della città, dove il silenzio della natura fa da cornice a uno dei cieli più limpidi d’Italia.

La mattina seguente, svegliatevi presto per assistere a uno spettacolo naturale che vi lascerà senza fiato. All’alba, il sole sorge di fianco al Corno Grande, la vetta più alta del Gran Sasso, tingendo l’altopiano di Campo Imperatore di un rosso fuoco che sembra far ardere le montagne. Questo momento, carico di bellezza e serenità, è l’occasione perfetta per riflettere e sentirsi in sintonia con la natura circostante. Ogni respiro è un tuffo di aria fresca di montagna, e ogni sguardo è un abbraccio con la maestosità del paesaggio abruzzese.
Escursione nella Forra dell’Orfento: Tra Natura e Storia
Terminato di ammirare l’alba, ci mettiamo in marcia verso Caramanico Terme, una località conosciuta non solo per le sue acque termali (purtroppo la strutura è chiusa da diversi anni), ma anche per le sue bellezze naturali. Da qui, ci attende un’altra esperienza indimenticabile: un’escursione nella Forra dell’Orfento, uno dei canyon più suggestivi del Parco Nazionale della Majella.



Accompagnati da una guida esperta di Majellando, che con simpatia e disponibilità arricchisce il percorso con aneddoti e curiosità, ci addentriamo in questo luogo incantato. Il sentiero scende dolcemente verso il basso, portandoci tra le pareti rocciose che si innalzano ripide ai lati, fino a raggiungere il fiume. Le acque limpide e fresche scorrono tra le rocce, attraversate da una serie di ponticelli di legno che conducono da una sponda all’altra del torrente, creando una rete di passaggi che si integrano perfettamente con l’ambiente circostante.

Lungo il percorso, la guida ci racconta storie di coraggio e resistenza. Queste gole, con i loro nascondigli naturali, sono state spesso rifugio per fuggiaschi e prigionieri in cerca di libertà. Una delle storie più emblematiche è quella del caporalmaggiore neozelandese John Evelyn Broad, uno dei protagonisti del libro “Povera gente, poveri noi”. Il libro, che raccoglie otto diari scritti dai prigionieri sfuggiti dai campi di detenzione tra Abruzzo e Lazio, ci offre un’immagine viva e toccante delle difficoltà affrontate da questi uomini nella loro ricerca di libertà.
Per la notte ci spostiamo sul versante sud del parco della Majella: campeggio Maia Camping a Lama dei Peligni. Anche qui l’ambientazione è rustica ma strategica per visitare la Gola di San Martino e le Grotte del Cavallone.
L’Eremo di San Martino in Valle
Dopo aver esplorato la forra e ascoltato le storie che vi risuonano, il percorso continua seguendo il corso del fiume per un paio di chilometri, attraversando ponticelli di legno e sentieri che si snodano tra la vegetazione. Alla fine della passeggiata, si risale il pendio opposto, tornando al punto di partenza con il cuore colmo di emozioni e gli occhi pieni di bellezza.
Nel cuore del Parco Nazionale della Majella, in Abruzzo, si nasconde un luogo di straordinaria bellezza naturale e spirituale: le Gole di San Martino. Questa gola, situata nei pressi del pittoresco borgo di Fara San Martino, è un vero e proprio gioiello per gli amanti della natura e dell’escursionismo, capace di affascinare chiunque vi si avventuri grazie ai suoi scenari mozzafiato e alla sua atmosfera mistica.



La Gola di San Martino si apre con un ingresso maestoso, quasi teatrale, dove due imponenti pareti rocciose sembrano abbracciarsi, creando un passaggio stretto e suggestivo. Le alte pareti di roccia calcarea si ergono a picco, creando un impressionante corridoio naturale che si estende per diversi chilometri. All’ingresso della gola, spesso si percepisce un cambiamento nella temperatura e nel suono, con una piacevole frescura e un’eco che amplifica i suoni dei passi e del vento che scorre tra le fessure delle rocce.
Il percorso che attraversa la Gola di San Martino è caratterizzato da un ambiente quasi fiabesco. Il sentiero, a tratti stretto e avvolto dalle alte pareti di roccia, si snoda tra massi e piccole pozze d’acqua cristallina che riflettono la luce del sole, creando giochi di luce e ombra. La vegetazione, pur non essendo abbondante a causa della roccia calcarea, è presente con piante tipiche della macchia mediterranea e qualche albero che si aggrappa tenacemente alle pareti rocciose.
Proseguendo lungo il sentiero, si raggiunge uno dei luoghi più emblematici della gola: l’Eremo di San Martino in Valle. Questo antico eremo, incastonato nella roccia, è uno dei numerosi luoghi di culto disseminati nella Majella, che nel corso dei secoli ha accolto monaci e eremiti in cerca di solitudine e spiritualità. L’eremo si trova in una posizione spettacolare, quasi sospeso tra le pareti della gola, e offre una vista panoramica che spazia sul sottostante paesaggio montano. Le sue antiche mura di pietra raccontano storie di preghiera e meditazione, di una vita semplice, lontana dal mondo.
La Gola di San Martino è anche un paradiso per gli amanti dell’avventura e dell’escursionismo. Il terreno accidentato, con tratti che richiedono una certa agilità, e le ripide pareti che si innalzano ai lati rendono il cammino un’esperienza entusiasmante. Gli escursionisti sono accolti dal suono dell’acqua che scorre tra i sassi e dal canto degli uccelli, un accompagnamento perfetto per chi cerca una connessione autentica con la natura.

La gola è anche un habitat importante per diverse specie di fauna selvatica. È possibile avvistare aquile reali che sorvolano le cime delle montagne, falchi che si appollaiano sulle sporgenze rocciose, e con un po’ di fortuna, si può incrociare lo sguardo di un camoscio appenninico. Questo ambiente protetto è un esempio di come la natura riesca a prosperare in luoghi difficili, offrendo rifugio e nutrimento a una varietà di specie animali.
Conclusione
L’Appennino Centrale offre un ventaglio di esperienze che vanno oltre la semplice vacanza: è un viaggio nella natura, nella storia e nelle tradizioni italiane. Un luogo dove è possibile trovare refrigerio, avventura e un contatto autentico con l’ambiente circostante. Che siate in famiglia, con amici, o in coppia, questo itinerario vi regalerà ricordi indimenticabili e la voglia di tornare ancora e ancora. Preparate lo zaino, mettetevi in marcia e lasciatevi incantare dalla bellezza senza tempo dell’Appennino.